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Fino a metà del cibo prodotto nel mondo viene sprecato, e finisce in pattumiere e discariche di tutto il mondo. L’allarme è lanciato dagli esperti riuniti a Chicago per il Reuters Food and Agriculture Summit, secondo cui recuperando queste risorse si aiuterebbe l’ambiente oltre a poter sfamare la popolazione sotto la soglia di povertà. Ogni mese, secondo le cifre presentate, ogni cittadino statunitense getta circa 15 chili di cibo, e finisce nella spazzatura il 23% delle uova. Gli europei non sono più virtuosi, anzi: secondo i dati della Commissione Europea ogni anno nell’Ue si gettano 89 milioni di tonnellate di cibo, una media di 179 chilogrammi pro-capite (pari a quella statunitense), divisa fra famiglie (42%), produttori (39%), rivenditori (5%) e ristorazione (19%). Solo in Italia, secondo un calcolo dell’università di Bologna, nel 2010 è stato gettato cibo per un valore di 11,2 miliardi di euro, mentre i più virtuosi sono i tedeschi che sprecano solo l’1% di quello che mettono in frigo. Il fenomeno riguarda anche i paesi in via di sviluppo, ma per motivi molto diversi: “Non importa quanto sia sotenibile l’agricoltura, se il cibo non viene mangiato non è un buon uso delle risorse – spiega Dana Gunders del Natural Resources Defense Council – nei paesi industrializzati il cibo viene gettato perché non è bello abbastanza per i criteri di vendita, perché marcisce nel frigo o perché non lo mangiamo al ristorante, mentre nei paesi in via di sviluppo una buona parte del cibo va a male perché impiega troppo tempo a raggiungere i mercati a causa della mancanza di strade e di sistemi di refrigerazione”.(ANSA)