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Ammontano a circa 15 milioni di euro i danni all’agricoltura causati fino ad oggi da neve e ghiaccio. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna, sottolineando che si tratta di una prima stima, che interessa soprattutto strutture dell’area orientale della regione che ha avuto le maggiori nevicate.
Sono crollate – informa Coldiretti – stalle, serre, fienili e capannoni, provocando la morte e il ferimento di diverse centinaia di animali soprattutto di mucche, ma anche di pecore e polli. I danni più ingenti si sono verificati nella Valmarecchia e in provincia di Forlì-Cesena. A Meldola (FC), nella sola azienda florvivaistica “Eredi Valentino Peron”, sono crollate quattro sere, con danni quantificati in 400 mila euro per le strutture e 25 mila euro per le piante ornamentali andate perse. Nella zona di Mercato Saraceno è crollato un capannone con 21 mila polli dentro, con danni per oltre 150 mila euro. Danni si segnalano in tutta la regione agli impianti di approvvigionamento dell’acqua, indispensabile per abbeverare gli animali negli allevamenti.
Tra tante difficoltà – afferma Coldiretti – non mancano le gare di solidarietà, tra allevatori e anche da settori esterni all’agricoltura. Un medico di Faenza, la dottoressa Mikela Berger, ha contattato la Coldiretti mettendo a disposizione una stalla vuota nei pressi della sua casa di campagna in località Castel Raniero (per necessità contattare Coldiretti regionale 051 2758811).
Per il momento – sottolinea Coldiretti – si tratta di una prima ricognizione parziale, destinata probabilmente ad aggravarsi anche a causa della perturbazione annunciata nei prossimi giorni. Solo dopo lo scioglimento della neve sarà possibile valutare tutti i danni, anche ai vigneti e agli uliveti. Secondo Coldiretti oltre all’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale, già richiesto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, si rende necessario bloccare il pagamento dei mutui e il versamento dei contributi nei confronti di Agenzia delle Entrate, Inps e Inail. Inoltre, servono provvedimenti per far ripartire da subito le imprese che si trovano strette fra danni, mancata produzione e pagamenti da effettuare in particolare, occorre l’attivazione da parte della Regione di un fondo di rotazione per consentire alle aziende l’accesso al credito agevolato.