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L’Assessore regionale all’agricoltura dribbla l’accordo preso in conferenza Stato Regioni a giugno scorso sulla Direttiva Nitrati e invita direttamente gli allevatori a chiedere la deroga.
La lettera a sua firma inviata agli imprenditori agricoli zootecnici che disconosce un impegno assunto pubblicamente, ha fatto scattare le reazioni delle Organizzazioni agricole venete (Cia, Coldiretti) che chiedono a Franco Manzato quale sia la sua posizione rispetto a quanto dichiara e quel che fa.
L’intesa “salva stalle” raggiunta proprio grazie al suo impegno che metteva il Veneto in prima fila, prevede l’aggiornamento delle zone vulnerabili attraverso la definizione dei carichi inquinanti attribuibili ai diversi settori civili e produttivi. In sostanza si tratta dell’unica soluzione che scagiona l’agricoltura dall’ingiustificata responsabilita’ di essere l’unico settore imputato di inquinamento di azoto nelle acque.
Il protocollo riduceva, inoltre, il carico amministrativo e sviluppava misure per la valorizzazione della sostanza organica.
Le associazioni sono perplesse di fronte ad un’ offerta cosi complicata, come quella della deroga, che va nella direzione opposta a quello che chiedono gli agricoltori: limiti sostenibili, regole trasparenti e semplici nonche’ burocrazia ridotta all’osso. “Esiste – sostengono i rappresentanti di categoria – un tavolo istituzionale appositamente creato per concertare la politica agricola regionale. E’ in quella sede che si discute e si prendono le decisioni ma, a quanto pare, l’Assessore Manzato, tra una convocazione e l’altra applica un suo metodo spesso contrastante con quanto stabilito e che per ricaduta viene intrapreso dalle strutture tecniche. Quali altre sorprese avra’ in serbo per la competitivita’ delle imprese e del sistema agroalimentare?” (AGI)