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Il Corpo forestale dello Stato ricopre, tra le sue competenze, anche quello di tutela della fauna da ogni forma di maltrattamento. Pertanto, a partire dal 2007, all’interno dell’Ispettorato Generale è stato istituito il Nucleo investigativo per i reati a danno degli animali (N.I.R.D.A.), specializzato in tale materia, che – oltre all’ attività investigativa – analizza i vari fenomeni criminali connessi agli animali e supporta gli uffici periferici del C.F.S. nelle attività di maggiore complessità per il contrasto al crimine.
Negli ultimi anni ha avuto un particolare rilievo l’attività criminosa compiuta in danno dei cuccioli, soprattutto di cane, che vengono importati in tenera età da paesi dell’Est Europa (in particolare da Ungheria e Slovenia) per essere rivenduti ad acquirenti ignari a prezzi molto elevati (da 600 a 1.200 euro ad esemplare) rispetto a quanto pagato nel paese di origine (circa 50 euro). Dietro queste azioni si celano vere e proprie associazioni criminali transnazionali.
La truffa perpetrata consiste nel vendere animali di cui si attesta un’età di molto superiore a quella reale, spacciandoli a volte come “italiani” per incoraggiare gli acquirenti e con attestazioni sanitarie contraffatte o rilasciate da medici veterinari compiacenti.
La mancanza di una corretta profilassi veterinaria, oltre ad un viaggio lungo ed estremamente debilitante per animali così giovani, porta gli stessi esemplari a soffrire nell’arco di pochi giorni di varie patologie che, se non correttamente individuate e curate, possono portare anche alla morte del cucciolo. L’animale, che al momento dell’acquisto risultava apparentemente sano e vispo (grazie anche ad apposite miscele di farmaci ed altri prodotti utili a “rinvigorirli”), diventa nell’arco di una settimana apatico, indolente, sofferente.
Le risultanze delle varie attività investigative e l’analisi del fenomeno hanno evidenziato come si siano creati veri e propri sodalizi criminali dietro questo traffico, gestito sia da italiani che da cittadini stranieri, che si procacciano a basso prezzo animali giovanissimi, anche 30-40 giorni di età, li trasportano accompagnati da documenti con dati falsi che, ad un primo esame, potrebbero indurre il controllore meno esperto a considerare “regolare” il trasporto. La vendita avviene dopo aver trovato gli acquirenti su internet, ove compaiono spesso annunci di vendita di cuccioli di razze pregiate, oppure a negozianti che hanno già ricevuto “l’ordine” da parte del cliente. Gli animali, pertanto, non restano in mano all’importatore se non il tempo strettamente necessario alla consegna nel territorio nazionale, che avviene spesso lungo le direttrici delle maggiori arterie stradali ed autostradali, in fretta e non consentendo all’acquirente la verifica sullo stato di salute dell’animale.
Chi acquista tali animali deve essere, pertanto, particolarmente accorto e deve richiedere che gli venga consegnata, contestualmente al cucciolo, tutta la documentazione sanitaria (libretto riportante i vaccini eseguiti e la firma del medico veterinario che ha proceduto in tal senso) ed il passaporto, verificando che non siano presenti abrasioni o cancellazioni, e su cui deve essere riportato il numero di microchip. Ove possibile, è importante poter visionare i genitori tenendo presente che un allevatore generalmente si specializza nella riproduzione di un numero molto ristretto di razze.
Bisogna far controllare subito l’animale da un veterinario che possa confermare anche l’età reale e la presenza di eventuali microchip.
Qualora sorgesse il dubbio di essere stati oggetto di una truffa, i cittadini possono rivolgersi a qualunque forza di polizia per presentare denuncia: il Corpo forestale dello Stato, con i suoi Comandi Stazione distribuiti capillarmente nel territorio nazionale, è a disposizione!
Dalla newsletter del Corpo Forestale dello Stato