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“La difesa del vero olio extra vergine di oliva made in Italy passa anche dalla revisione dei parametri degli alchil esteri”. Unaprol – Consorzio olivicolo italiano chiederà alle istituzioni comunitarie di modificare in senso restrittivo il regolamento 61/2011. Il regolamento comunitario stabilisce in 75 mg/kg di alchil esteri, che può essere esteso fino a 150 mg/kg il limite attuale. Una soglia “troppo elevata”, secondo il presidente di Unaprol, Massimo Gargano, chiede di abbassarla, portandola a 20 mg perché, spiega, “questa è la soglia presente in un buon olio italiano prodotto da non più di 18 mesi”. Unaprol presenterà nelle prossime settimane una ricerca condotta da diverse università italiane, che fornirà le basi per un confronto con il mondo politico. “Oggi – spiega Gargano – c’é un problema di etichetta. E non solo per le bottiglie di extravergine d’oliva, ma anche per tutti gli altri prodotti che contengono olio, come ad esempio i sughi. L’etichetta oggi è obbligatoria, ma è scritta talmente piccola che spesso non è leggibile”. Intanto i produttori d’olio hanno già avviato un confronto con il ministro per le Politiche Agricole, Mario Catania. “E’ una persona sensibile, attenta e competente – spiega Gargano -. Siamo convinti che con lui si possa fare un ottimo lavoro”. Per i produttori il momento non è dei migliori: i prezzi hanno recentemente registrato un forte calo, con dirette ripercussioni per le aziende. (ANSA).