Passito è passione. Le eccellenze premiate a Montefalco

I primi dieci vini passiti classificati al Concorso “Selezione del Sindaco” hanno ricevuto un riconoscimento in qualità di Selezione dei Vini Passiti Italiani.

“Nessun altro vino soddisfa i nostri sensi come un eccellente vino passito”. Parola di Fabio Mencarelli, professore ordinario presso il Dipartimento per l’Innovazione nei Sistemi Biologici Agroalimentari e Forestali dell’Università della Tuscia. E l’assaggio dei dieci premiati alla Selezione dei Vini Passiti italiani nella cerimonia di giovedì scorso 11 luglio non può che confermare questa affermazione. Da nord a sud della Penisola i vini passiti danno un piacere unico, ognuno con la propria unicità. Dalle profumate dolcezze dei passiti siciliani, all’eleganza di quelli veneti, passando per la Toscana e l’Emilia Romagna, i primi dieci classificati alla Selezione del Sindaco 2013, che quest’anno hanno ricevuto lo speciale riconoscimento anche dal Centro Nazionale Vini Passiti, rappresentano veramente l’eccellenza enologica italiana.
Nell’occasione della premiazione, il professor Mencarelli ha presentato il suo libro proprio sull’appassimento delle uve, scritto in collaborazione con il professor Pietro Tonutti, “Sweet, Reinforced and Fortified Wines: Grape Biochemistry, Technology and Vinification”, pubblicato dalla Casa Editrice Wiley&Blackwell.
“Il vino passito può essere insignificante e può essere bellezza come l’armoniosità di tutte le componenti del gesto, dell’olfatto e della vista”, afferma Mencarelli. E i dieci vini della Selezione dei Vini Passiti sono senz’altro bellezza.
Fare un passito, come confermano tutti i produttori, non è impresa semplice. E, purtroppo, spesso il mercato non premia queste punte di diamante della produzione enologica italiana. “Combattiamo con la mentalità anche di certi produttori che considerano i vini passiti una produzione residuale nel panorama vitivinicolo italiano”, afferma Filippo Antonelli, presidente della Fondazione Centro Nazionale Vini Passiti di Montefalco. Eppure, con più di quaranta tipologie di passito, l’Italia è un esempio unico tra i Paesi produttori di vino. Su queste eccellenze e su questa specificità si dovrebbe puntare un po’ di più, considerando anche che i risultati di questa produzione sono sotto gli occhi di tutti: tra le cinque Gran Medaglie d’Oro della Selezione del Sindaco (vino con punteggio superiore ai 92/100) ben 3 sono vini passiti, e il vincitore assoluto dell’edizione 2013 di questo concorso internazionale è il Passito di Pantelleria “Ben Ryé” di Donnafugata, che ha sbaragliato tutti i più blasonati vini di ogni categoria.
Questi i vini premiati dalla Selezione dei Vini Passiti 2013:
Donnafugata, Marsala (TP) – Passito di Pantelleria DOC “Ben Ryé” 2010
Bepin De Eto, San Pietro di Feletto (TV) – Veneto IGT Passito bianco “Faè” 2008
La Cura, Massa Marittima (GR) – Maremma Toscana IGT Rosso passito “Predicatore” 2011
Feudo Ramaddini, Marzameni (SR) – Passito di Noto DOC “Al Hamen” 2012
Baglio Oro, Marsala (TP) – Sicilia IGT Grillo vendemmia tardiva “Yema” 2012
Tenuta Gorghi Tondi, Mazara del Vallo (TP) – Sicilia IGT passito “Grillo d’Oro” 2010
Umberto Cesari, Castel San Pietro Terme (BO) – Albana di Romagna DOCG “Colle del Re” 2006
Terzoni Claudio, Vernasca (PC) – Colli Piacentini DOC Malvasia passito “Sensazioni d’Inverno” 2011
Fattoria La Vialla, Castiglion Fibocchi (AR) – Vin Santo del Chianti DOC 2009
Corteforte, Fumane (VR) – Recioto della Valpolicella DOCG Classico 2005

fonte terredelvino

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