Puglia, wine food fashion

Dal 2° febbraio a Roma i vini e gli oli di Puglia in vetrina e a tavola. Un mese di promozione e degustazione dedicate alle eccellenze enogastronomiche del territorio.

Ben 16 enoteche con vetrine dedicate e degustazioni guidate, 6 ristoranti con menu a tema, 2 eventi riservati alla stampa: è la Puglia da scoprire e da gustare in occasione di “Puglia, wine food fashion”, in programma nella Capitale a partire da lunedì 1 febbraio. Dopo il grande successo della scorsa estate, la Puglia torna a Roma con un articolato programma di eventi mirati a promuovere le eccellenze enogastronomiche della regione.
L’evento, reso possibile grazie al contributo dell’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, è organizzato dal Movimento turismo del vino Puglia.
Il primo appuntamento è nelle 16 enoteche aderenti all’associazione “Arte dei vinattieri” che, per tutto il mese di febbraio, dedicheranno le loro vetrine ai prodotti made in Puglia, offrendo in degustazione vini e oli extravergine d’oliva della regione. In 6 di queste enoteche, inoltre, la varietà e le peculiarità delle bontà di Puglia saranno illustrate da importanti giornalisti del settore enogastronomico, che guideranno degustazioni aperte al pubblico (gratuite, su prenotazione).
Altro appuntamento da non perdere quello con i 6 ristoranti selezionati da “ristodoc.com” dove, nella settimana dal 1° al 7 febbraio, accanto al consueto menu si potrà ordinare un piatto tipico pugliese abbinato a un ottimo calice di vino.
Oltre alle iniziative aperte al pubblico, “Puglia, wine food fashion” prevede anche due eventi riservati alla stampa specializzata come la sfilata realizzata nell’ambito di AltaRomAltaModa. L’eleganza e il prestigio della haute couture pugliese con la nuova, attesa collezione dello stilista Gianni Calignano. I vini di Puglia saranno protagonisti del brindisi che introdurrà la sfilata.
Le bontà di Puglia si presenteranno poi alla stampa del settore enogastronomico con un’esclusiva cena con vini e piatti tipici pugliesi.

 

 

 

 

fonte agricolturaitalianaonline.gov

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