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Gli aumenti congiunturali di prezzo di alcuni prodotti ortofrutticoli, nei mercati all’origine e all’ingrosso, dovuti agli eventi climatici delle scorse settimane, sono stati riassorbiti e il settore si sta riallineando alle dinamiche di periodo. E’ quanto emerge dalla seduta straordinaria del Tavolo di confronto sulla trasparenza delle dinamiche dei prezzi, riunitosi ieri nella sede del ministero dello Sviluppo economico. All’incontro, presieduto dal Garante dei Prezzi Roberto Sambuco, hanno preso parte, insieme ai tecnici del dicastero di via Veneto e delle Politiche agricole, i rappresentanti della filiera agricola, le associazioni dei produttori, il sistema cooperativo, sindacati e consumatori.
Queste, in particolare, le valutazioni emerse dal tavolo.
PREZZI ALL’ORIGINE: dai dati analizzati da ISMEA emerge che, confrontando l’indice dei prezzi alla produzione di gennaio scorso rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, i prezzi hanno subito un calo su base annuale (su cui incide anche la tendenza flessiva dei mesi estivi). In particolare, nonostante la crescita congiunturale dei prezzi degli ortaggi evidenziata a gennaio (+6,9%), l’indice confrontato allo stesso mese dell’anno precedente registra una riduzione del 25,2%. Per la frutta l’indice si e’ mantenuto stabile a gennaio rispetto al mese precedente (-0,7%), ma risulta in calo dell’8% nel confronto annuo.
PREZZI INGROSSO: dai dati analizzati da INDIS UNIONCAMERE (con il supporto di BMTI e INFOMERCATI) si evidenzia che il maltempo della prima meta’ di febbraio non ha avuto dirette e generalizzate conseguenze in termini di crescita dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli nei mercati all’ingrosso. Effettuando un confronto tendenziale dell’attuale livello dei prezzi (febbraio 2012 rispetto alla stessa settimana del 2011 e del 2010) emerge, ad esempio, una situazione di sostanziale stabilita’ per i seguenti prodotti: – Melanzane ovali (origine Sicilia): 1,00-1,60 euro/kg rispetto a 1,50-2,00 euro/kg del 2011; – Finocchio (origine nazionale): 0,90-1,00 euro/kg rispetto a 1,10-1,60 euro/kg del 2011; – Arancio Tarocco calibro 64-73 (origine Sicilia): 0,70-0,75 euro/kg rispetto a 0,60-0,70 euro/kg del 2011.
Si registrano aumenti per il periodo invernale in linea con le rilevazioni dei mercati ortofrutticoli europei per: – Zucchina lunga scura (origine Sicilia): 1,60-2,00 euro/kg rispetto a 0,85-1,10 euro/kg del 2011 e rispetto a 1,35-1,80 euro/kg del 2010. Sui mercati europei il prodotto all’ingrosso varia tra 1,60 e 2,35 euro/kg; – Cavolfiore bianco (origine nazionale): 0,80-1,30 euro/kg rispetto a 0,90-1,10 euro/kg del 2011. Sui mercati europei il prodotto all’ingrosso varia tra 1,10 e 1,60 euro/kg; – Spinaci (origine nazionale): 1,20-1,65 euro/kg rispetto a 1,17-1,50 euro/kg del 2011. Sui mercati europei il prodotto all’ingrosso varia tra 1,80 e 2,25 euro/kg; – Lattughe Cappuccio (origine nazionale): 1,20-1,70 euro/kg rispetto a 0,90-1,35 euro/kg del 2011.
Nell’analisi di filiera (origine, ingrosso e dettaglio), sia per ortaggi che per frutta e agrumi, a fronte di aumenti dei prezzi tra la prima e la seconda settimana di febbraio (in modo particolare per gli ortaggi), sono stati evidenziate dinamiche complessive in calo rispetto ai valori medi sullo stesso periodo dell’anno 2011, soprattutto per le fasi all’ingrosso ed al dettaglio (frutta e agrumi hanno presentato un tendenziale al ribasso anche per la fase all’origine).
Il gruppo di lavoro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, informa una nota, “terra’ sotto costante monitoraggio la dinamica dei volumi di vendita e dei relativi prezzi per singole fasi di scambio della filiera agricola, al fine di verificare eventuali criticita’ e comportamenti speculativi che, in ogni caso, non sono apparsi ad oggi di evidente e generale portata. Proprio al fine di tenere alto il livello di controllo su possibili comportamenti a danno dei consumatori, e’ stata valutata la possibilita’ di avviare una piu’ stretta collaborazione con le associazioni dei consumatori e le unita’ della Guardia di Finanza, specie riguardo alla trasparenza e conoscibilita’ dei prezzi dei prodotti al consumo, con particolare riferimento ai settori d’intervento del tavolo”. (AGI)