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Non è un dolcetto qualunque, ma un frollino appartenuto a Napoleone Bonaparte. I Titman lo hanno conservato per quasi due secoli resistendo alla tentazione di mangiarlo. Il gustoso reperto è ora nelle mani di Nancy, simpatica e arzilla novantaduenne inglese.
Da quasi due secoli una famiglia inglese custodisce uno dei biscotti più antichi al mondo. Non è un biscotto qualunque, ma un frollino appartenuto a Napoleone Bonaparte. I Titman lo hanno conservato per 189 anni resistendo alla tentazione di mangiarlo. Il gustoso reperto è ora nelle mani di Nancy, simpatica e arzilla novantaduenne. In tutti questi anni è stato custodito con cura e, salvo qualche ‘erosione’, è praticamente intatto e senza muffe. Un fatto inspiegabile per gli esperti pasticcieri, rimasti a bocca aperta nell’osservare quel tipo di dolcetto, che dopo solo cinque giorni dovrebbe ammuffire. È stato prodotto, non si sa da chi e soprattutto dove, nel marzo del 1821. Chissà se arriva dall’Italia, ritenuta la patria originaria dei biscotti. Anche se è difficile fissare una data per la nascita dei biscotti, si dice che i primi a usare speciali pani biscottati fossero stati i soldati romani. È certo invece che nelle accoglienti e ben fornite cucine dei Monasteri nacquero le varie ricette di biscotti. Proprio in questi Monasteri, piuttosto numerosi prima del passaggio di Napoleone Bonaparte, esistevano laboratori di pasticceria dove si preparavano ghiottonerie per i forestieri danarosi in transito.
autore Rita Pedditzi
fonte agricolturaitalianaonline.gov