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Castelmagno è famosa per il suo formaggio di origini antichissime. e questi “Ravioles” provengono da una antica ricetta precedente a quella dei gnocchi al Castelmagno. Non potendo disporre della cagliata del castelmagno di 2 o 3 giorni, si può usare una normale toma primo sale, stagionata di qualche giorno. Il risultato non è il medesimo ma molto, molto simile.
ingredienti (per 6 persone)
1 chilo di farina “00”, 1 pezzo di toma di circa 300 gr. (preferibilmente la cagliata per fare il formaggio castelmagno-già semistagionata di 2/3 giorni) 250 gr. di burro di montagna, 250 gr. di panna fresca.
preparazione
Passate le patate al setaccio, impastate con farina e toma fino ad ottenere un impasto compatto e omogeneo. Allungate la pasta e formate dei rotolini o salamini, tagliateli col coltello a tocchetti di circa 2 cm, poi usando entrambe le mani, allungate arrotolando la pasta ottenendone dei piccoli salsicciotti (detti appunto ravioles). Dopo una cottura di circa 10 min. condite nel piatto di portata con il burro fuso e la panna che precedentemente avete ben scaldato con una leggera aggiunta di pepe.
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