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IL ROGITO ROSAT0 BASILICATA 2009 AGLIANICO DEL VULTURE CANTINE DEL NOTAIO SOC. AGR. A R.L. RIPACANDIDA PZ medaglia argento 2011
L’Aglianico del Vulture è un vino DOC del vitigno Aglianico, la cui produzione è consentita nella zona del Vulture, in provincia di Potenza (Basilicata). Con oltre 1500 ettari di superficie iscritta all’Albo dei vigneti e dei vini DOC, è annoverato tra i più grandi vini rossi d’Italia. Le aziende del settore nel territorio del Vulture sono circa quaranta e producono, annualmente, circa due milioni e mezzo di bottiglie. Da alcuni è definito il Barolo del Sud, date varie caratteristiche in comune con il vitigno piemontese. Nell’edizione Vinitaly del 2010, ha ricevuto undici gran menzioni ed una medaglia d’oro. Nell’agosto 2010 la tipologia “Superiore” è divenuta DOCG.
Dall’Aglianico – vitigno di origine greca, il cui nome deriva dalla parola Ellenico- all’epoca dei romani si otteneva il mitico vino falernum, mentre oggi si ottiene l’unica Doc della Basilicata, l’Aglianico del Vulture, vino vigoroso e profumato che in anni recenti ha fatto registrare un’importante evoluzione qualitativa. Gli antichi romani lo ribattezzarono poi “Vitis Ellenica” e sfruttarono l’Aglianico per produrre il vino Falerno. L’origine del suo nome è incerta, c’è chi sostiene che sia ispirato all’antica città di Elea (Eleanico), sulla costa tirrenica della Lucania, e chi lo considera una semplice storpiatura della parola Ellenico. Una delle testimonianze storico-letterarie sulla storia di questo vitigno sono state lasciate da Quinto Orazio Flacco, scrittore e poeta latino originario di Venosa che esaltò le bellezze della sua terra e il vino in questione
Coltivato sia nella provincia di Matera che in quella di Potenza, ancora con il sistema tradizionale dell’alberello, cresce fino a 800 metri di altitudine, ma trova le condizioni più propizie fra i 200 e i 500 metri. I vigneti di Barile e dei comuni limitrofi si estendono sulle ripide pendici del Monte Vulture e sono caratterizzati da terreni sciolti di origine vulcanica, situati tra i 450 e i 550 metri. Per questo motivo, anche in zone vocate (Macarico e Valle del Titolo), la maturazione delle uve è tardiva e viene raggiunte tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre.
abbinato ai piatti di Un’Itàlia:
n. 01 Sugo di gallina ripiena Proposto da: Pro Loco Oliveto Lucano