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CLEMATIS COLLINE PESCARESI IGT 2006 AZ.AGR. CICCIO ZACCAGNINI SAS BOLOGNANO PE medaglia oro 2011
Il Clematis,un passito, ha il nome di un fiore e proviene da uve Montepulciano lasciate appassire sui tralci e con maturazione del vino in caratelli di rovere francese da 50 litri, son vini frutto di densa e viscosa ricchezza di frutto
incredibile la sua concentrazione, clamorosa la morbidezza della sua confettura di prugna, maestosamente, balsamicamente evoluta
Il Montepulciano d’Abruzzo rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo e proviene dal vitigno dal nome Montepulciano. Non è da confondere con il Vino Nobile di Montepulciano prodotto in Toscana e proveniente da un altro vitigno. Nel 2007 il Montepulciano d’Abruzzo è risultato essere il primo vino italiano (della categoria DOC) per produzione
L’uva Montepulciano è presente in Abruzzo da tempo immemore, ma solamente dal XVII secolo si inizia a chiamare quest’uva con il nome attuale.
L’origine dell’uva sembra essere comune alle altre tipologie a bacca nera del meridione, tutte chiaramente derivanti dalla Grecia. Nei secoli rimarrà l’apprezzamento che ne ebbe il condottiero cartaginese Annibale, che tenne sotto scacco Roma per molti anni, rinvigorendo uomini e cavalli con il vino prodotto nel territorio degli Aprutzi. Da più di due secoli va avanti la disputa sulla paternita del nome “montepulciano”, conteso tra gli abruzzesi e i viticoltori di Montepulciano (SI). La confusione fu dovuta alla similitudine di alcune caratteristiche ampelografiche, e la capacità di produrre vini simili, anche se il montepulciano primutico (primaticcio o anche precoce) risultò essere il prugnolo gentile, clone del sangiovese grosso, quando invece l’uva degli Abruzzi era tardiva rispetto a quella toscana, dava vini decisamente più strutturati, longevi e carichi di profumi e colore. La confusione venne a crearsi nella Baronia di Carapelle, tenuta de’Medici in Abruzzo, areale nel quale vennero importate le prime tecniche viticole ed enologiche evolute dalla Toscana in Abruzzo.
Il nome del vitigno Montepulciano farebbe presumere una sua provenienza dal territorio di Montepulciano, in provincia di Siena, sebbene il vitigno non abbia nessuna parentela con il Prugnolo Gentile (Sangiovese), la varietà con la quale si produce il celebre Vino Nobile di Montepulciano. Origini: Per secoli confuso con il Sangiovese, questo vitigno è originario dell’Abruzzo, nato nella zona di Torre de’ Passeri o nella Conca Peligna. Solo nel 1875 alcuni documenti descrivono correttamente queste uve, chiamate Montepulciano Cordisco, ben distinte da quelle del Sangiovese. Diffusione: Il Montepulciano è diffuso in varie regioni dell’Italia centro-meridionale, principalmente lungo tutto il litorale adriatico. Entra nel disciplinare di moltissime Doc: in Abruzzo, Marche, Molise e Puglia. È presente anche in alcune Doc del Lazio e dell’Umbria. Da segnalare, dalla vendemmia del 2003, la creazione della nuova Docg Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane. Ambiente: L’Abruzzo è una regione prevalentemente montuosa. La viticoltura si concentra dunque sulla fascia collinare che si stende tra l’Appennino centrale e la costa adriatica, costituita da terreni argillosi, arenacei e sabbie. Qui il clima è mite, ben ventilato, con precipitazioni che aumentano man mano che ci si addentra nell’entroterra. Storia: Furono gli Etruschi, intorno al VII secolo a.C., a insegnare alle popolazioni locali alcuni metodi di coltivazione, come quello di maritare la vite agli alberi. Il poeta Ovidio, di origine abruzzese, nelle Metamorfosi usa la similitudine della vite legata all’olmo come immagine del sentimento dell’amore. Marziale invece ricorda i vini abruzzesi che impreziosivano le mense dei patrizi. (Fonte: www.autoctono.it)
abbinato ai piatti di Un’Itàlia:
Piatto n. 146 I Bocconotti