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ROCCAMASTINO RISERVA SANGIOVESE DI ROMAGNA DOC 2008 CASA ZANNI SRL VERUCCHIO RN medaglia oro 2011
Il Sangiovese di Romagna riserva è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Bologna, Forlì, Ravenna e Rimini; per fregiarsi in etichetta della specificazione aggiuntiva «Riserva», deve essere sottoposto obbligatoriamente a invecchiamento di almeno 48 mesi.
Il vino a denominazione di origine controllata “Sangiovese di Romagna” deve essere ottenuto da uve provenienti da vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:Sangiovese: dall’85% al 100%; possono concorrere, da soli o congiuntamente fino ad un massimo del 15%, altri vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione per la regione Emilia-Romagna.
olore: rosso rubino talora con orli violacei;
odore: vinoso con profumo delicato che ricorda la viola;
sapore: secco, armonico, leggermente tannico, con retrogusto gradevolmente amarognolo.
La Doc prevede le tipologie Novello, Superiore e Riserva. Il vino novello, ottenuto con almeno il 50% di vino proveniente dalla macerazione carbonica delle uve, è un’esplosione di profumi, colori ed esuberanza giovanile.
Il sangiovese può portare la qualifica Superiore se le uve provengono da un’area limitata all’interno della zona di produzione e garantiscono al vino una gradazione alcolica minima del 12% e può essere messo in commercio solo a partire dal I° aprile dell’anno successivo alla vendemmia, mentre con 2 anni di invecchiamento può portare la qualifica Riserva.
Le prime notizie storiche sul vitigno sangiovese risalgono al 1600, mentre il suo nome (in dialetto “sanzve’s”) sembra derivare dal “Monte Giove”, una collina che si trova presso Sant’Angelo di Romagna. La tradizione è affidata ad una leggenda locale secondo la quale i frati cappuccini del convento di Sant’Angelo, che tra le altre cose coltivavano la vite e producevano un favoloso vino rosso, un giorno ospitarono nel loro convento, un illustre personaggio. I frati offrirono all’ospite il loro vino. Questi, gradì tale vino e ne chiese il nome, mettendo i frati in imbarazzo poichè‚ non avevano mai pensato di dargli un nome. Uno dei monaci, però, con prontezza di spirito disse che il vino si chiamava Sanguis Jovis (Sangue di Giove), nome che nei secoli si mutò in “Sangue di Giove” e poi in “sangiovese”.
Il sangiovese è il simbolo dell’Ente Tutela Vini di Romagna, consorzio di produttori sorto nel 1967 con lo scopo di tutelare e valorizzare i Vini di Romagna e vigilare sulle DOC.L’Ente lega, inoltre, la sua immagine a quella del Passatore, leggendario brigante del 1800.
Il Sangiovese prodotto nell’area romagnola, negli ultimi dieci anni ha visto una costante crescita qualitativa, che nelle punte di eccellenza regge il confronto dei più famosi Sangiovese delle altre regioni. ,Si dice che il Sangiovese di Romagna, Sanzve’s, contenga il carattere dei romagnoli: franco, esuberante, schietto robusto ed ospitale e nello stesso tempo ruvido all’esterno, ma sincero e delicato all’interno.
Il vino Sangiovese , in Romagna, viene prodotto in diverse tipologie:
– Sangiovese del Rubicone – I.G.T.
– Sangiovese di Forlì – I.G.T.
– Sangiovese di Romagna – D.O.C. Novello
– Sangiovese di Romagna – D.O.C.
– Sangiovese di Romagna – D.O.C. Superiore Riserva
E’ un signor vino, che si accompagna a: tutte le paste, specialmente di produzione casalinga,condite con ragù di carni, con arrosti misti e grigliate, con i classici ‘castrato’ e ‘cosciotto d’agnello‘, con selvaggina
Piatto n. 16. Brodetto romagnolo- Proposto da: Albarosa Zofoli Hotel Enea
Piatto n. 19 Tagliatelle con gli stridoli -Proposto da: Agriturismo Montespino